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Di Pietro
Di Pietro, Antonio
Di Pietro, Antonio
(Montenero di Bisaccia, Campobasso
1950), ex magistrato e uomo politico italiano, uomo simbolo dell’inchiesta “Mani Pulite”. Laureato
in giurisprudenza nel 1978, nel
1980 vinse un concorso di commissario di polizia e nel 1981 entrò in magistratura, venendo assegnato
alla procura della repubblica di Bergamo. Nel 1985 passò alla procura di Milano,
specializzandosi nel ramo della criminalità organizzata e nei reati contro la pubblica amministrazione.
Tra le inchieste più significative da lui svolte fino al 1991 vi furono quelle sullo scandalo delle
“carceri d’oro”, sulla ricostruzione della Valtellina e sulle “patenti facili”.
Nel 1992 l’inchiesta denominata “Tangentopoli”, mirata a individuare la rete di corruzione diffusa a
tutti i livelli nei rapporti tra mondo politico, pubblica amministrazione e sistema delle imprese, lo
portò alla ribalta della cronaca italiana e internazionale. L’operazione “Mani Pulite”, da lui avviata
insieme agli altri magistrati del pool di Milano, ebbe un effetto dirompente sulla stessa scena politica
italiana, dalla quale scomparvero due tra i principali partiti, la Democrazia Cristiana e il Partito
socialista.
Nel 1995 Di Pietro si dimise improvvisamente dalla magistratura, coinvolto in un clima di sospetti e
indagini giudiziarie promosse contro di lui. Dal maggio al novembre 1996 fu ministro dei Lavori
pubblici nel governo di Romano Prodi: un avviso di garanzia per concussione e falso ideologico – reati
dai quali sarebbe stato poi assolto – lo costrinsero alle dimissioni. Nel novembre del 1997 venne
eletto senatore nelle file dell’Ulivo per il comprensorio del Mugello. Alla fine del 1998 fondò un proprio
movimento, l’Italia dei valori, confluito agli inizi del 1999 nel partito dei Democratici e uscitone
nell’aprile 2000.
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- Montenero di Bisaccia, Campobasso
- 1950
Montenero di Bisaccia, Campobasso
1950
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